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Open Source e formati aperti

La piattaforma ComunWeb e tutte le sue componenti software sono rilasciate con Licenza GPL v. 2, in ottemperanza alla Legge Provinciale n°16/2012 e alle raccomandazioni del Codice per l'Amministrazione Digitale, art. 68, secondo il quale:

le pubbliche amministrazioni acquisiscono programmi informatici o parti di essi nel rispetto dei principi di economicità e di efficienza, tutela degli investimenti, riuso e neutralità tecnologica, a seguito di una valutazione comparativa di tipo tecnico ed economico tra le seguenti soluzioni disponibili sul mercato:

  • software sviluppato per conto della pubblica amministrazione;
  • riutilizzo di software o parti di esso sviluppati per conto della pubblica amministrazione;
  • software libero o a codice sorgente aperto; 
  • software fruibile in modalità cloud computing;
  • software di tipo proprietario mediante ricorso a licenza d'uso; 
  • software combinazione delle precedenti soluzioni. 

Il progetto ComunWeb nasce da un'indagine conoscitiva svolta nel 2010 dal Consorzio dei Comuni Trentini, in collaborazione con alcune aziende locali e con Informatica Trentina. L'indagine si è concentrata sugli aspetti legati ai siti e ai servizi on-line ed ha fatto emergere alcune criticità:

  • il 50% degli enti locali non veicolava attraverso il proprio sito web molte delle informazioni obbligatorie previste dalla normativa nazionale
  • il 75% dei siti web degli enti locali presentava gravi lacune in termini di termini di conformità rispetto alle normative provinciali e nazionali vigenti
  • oltre l'85% dei siti non presentavano né richiamavano servizi on-line utilizzabili da parte dei cittadini
  • la maggior parte delle soluzioni adottate non risultava sufficientemente matura per soddisfare tutte le esigenze degli enti e non supportavano soluzioni per l'interoperabilità verso applicativi esterni.

A seguito di tali rilevazioni e dopo puntuali verifiche con gli stessi enti locali, il Consorzio dei Comuni Trentini si è attivato al fine di poter dare fornire delle soluzioni tecniche e metodologiche, che potessero consentire agli enti da una parte il rispetto le normative, alcune delle quali prevedono sanzioni molto onerose, dall'altro mettere a fattor comune gli investimenti in termini di innovazione tecnologica effettuati dai singoli enti.

Il progetto ComunWeb parte da un'esperienza virtuosa del Comune di Trento, ente che ha sostenuto, anche attraverso il coinvolgimento di piccole aziende locali, la progettazione e sviluppo di una piattaforma web con codice aperto, in grado di assolvere agli obblighi di legge e di soddisfare efficacemente le necessità di uno dei principali enti locali della provincia; la piattaforma poggia su uno dei framework open souce più evoluti e noti a livello internazionale (http://share.ez.no), uno strumento altamente personalizzabile a costi contenuti, che può essere sviluppato con competenze locali ed avere, se necessario, anche assistenza diretta da parte della casa madre.

La piattaforma ComunWeb, in tutte le sue componenti, sono state sviluppate e rilasciate cogliendo lo spirito della legge provinciale n°16/2012; in particolare, con riferimento agli articoli 1, 2 e 7:

  • la piattaforma utilizza e supporta nativamente (uno degli criteri che ne ha determinato la scelta) formati dati (come XHTML secondo lo standard definito dal W3C, Opendocument format / OASIS, CSV, PDF/X, PNG, JPG) e protocolli di comunicazione standard e aperti ( feed RSS e web services basati sugli standard SOAP e RESTful, con dati codificati secondo formati aperti e documentati XML, JSON e CSV), coinvolti in tutti i processi di importazione ed esportazione delle informazioni, sia verso il web che verso gli specifici applicativi con cui è stata resa interoperabile
  • oltre ad utilizzare formati e protocolli di comunicazione basati su standard aperti, la piattaforma e tutte le sue componenti (estensioni) sono state rilasciate con licenza GNU/General Public License versione 2, attualmente la licenza di software libero per antonomasia; tale approccio viene marcato e sostenuto dal Consorzio dei Comuni e da Informatica Trentina in tutte le sessioni di confronto con gli enti e con le imprese locali, al fine di favorire l'adesione al progetto anche da parte delle piccole imprese locali, che possono di volta in volta scegliere come mettere a fattor comune le proprie competenze, accompagnando gli enti locali nel processo di migrazione e personalizzazione della piattaforma. L'apertura alle imprese locali non solo l'immediata possibilità di partecipare al progetto, intervenendo a vari livelli in termini di formazione, editing dei contenuti, sviluppo e personalizzazione della piattaforma, ma anche offrendo loro l'opportunità di rilanciare la propria attività in una prospettiva che va ben oltre la dimensione locale, adottando uno dei modelli di business (commercial open source) che, anche in un periodo di crisi economica, che continua a registrare una costante crescita ed espansione
  • la piattaforma ComunWeb, grazie alle scelte architetturali ed il modello organizzativo messo a punto dal Consorzio dei Comuni e di Informatica Trentina, permettono di sfruttare al meglio i vantaggi del paradigma Open Source, favorendo l'acquisizione a parte delle aziende locali di una competenza specifica sul sistema (documentato a tutti i livelli) e di rimuovere così le barriere legate a soluzioni locked-in e alla dipendenza dal singolo fornitore; l'economicità favorita dalle economie di scala generate all'interno del progetto hanno permesso già a molti enti di aderire.

In definitiva, il progetto ha permesso di innalzare significativamente gli standard qualitativi che tutti i fornitori della Pubblica Amministrazione devono rispettare, offrendo al tempo stesso strumenti concreti per uno sviluppo economico sostenibile, principio mancato con forza dalla legge provinciale n. 16 del 27/7/2012.

Più precisamente, rispetto alle questioni legate allo sviluppo economico sostenibile, sono stati effettuati due interventi specifici:

  • definizione di una serie di standard per l'interoperabilità, ossia di funzionalità che permettono alla piattaforma di dialogare con applicativi terzi; tali standard sono stati definiti all'interno di uno specifico studio di fattibilità, che ha preso in considerazione sia gli applicativi già presenti presso gli enti locali, sia gli archivi di contenuti più utilizzati e richiesti (atti pubblici, modulistica, eventi, punti di interesse, …); tali protocolli, basato su formati aperti, sono stati documentati e messi a disposizione degli enti locali
  • sviluppo di un componente software in grado di interpretare il paradigma degli Open Data, in grado di esporre tutte le informazioni strutturate raccolte e pubblicate da parte degli enti e rivolto in particolar modo ai cittadini (formato CSV) e alle imprese (formato JSON); nella progettazione di questo componente sono state prese in considerazione le principali esperienze nazionali ed internazionali, in collaborazione con ricercatori della Fondazione Bruno Kessler.

Si sottolinea inoltre come gli obiettivi della legge n. 16, sintetizzati all'articolo 2, siano stati di guida al progetto. In particolare:

a) un processo di innovazione organizzativa e tecnologica delle pubbliche amministrazioni del territorio provinciale; 

b) la semplificazione amministrativa e l'integrazione dei servizi erogati dalla pubblica amministrazione;

c) la qualità, l'accessibilità, l'orientamento all'utenza dei servizi pubblici e la realizzazione di un modello unitario di pubblica amministrazione verso il cittadino; 

d) la rimozione degli ostacoli che impediscono la parità di accesso alle informazioni e ai servizi resi disponibili; 

e) l'utilizzo di formati dati e protocolli di comunicazione standard e aperti, orientando in questo senso lo sviluppo dei sistemi ICT a partire dalla loro programmazione; 

f) il coinvolgimento degli utenti nelle attività della pubblica amministrazione; 

g) l'accessibilità e l'utilizzo del patrimonio informativo pubblico; 

h) l'efficienza e la trasparenza dell'azione amministrativa; 

i) il contenimento della spesa pubblica attraverso l'uso diffuso delle ICT.

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Pubblicato il: Lunedì, 30 Dicembre 2013

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